Disturbi del sonno e apnee notturne: cosa sono?
I disturbi del sonno hanno visto un progressivo aumento negli ultimi anni: è sempre più una necessità curare la qualità del proprio riposo, che incide fortemente anche sulle ore diurne.
I disturbi del sonno più insidiosi e ora al centro dell’attenzione sono le cosiddette apnee nel sonno: più del 60% degli italiani russa e quasi 1 su 4 soffre di apnee nel sonno, con una maggiore incidenza in persone sovrappeso, con più di 40 anni e di sesso maschile.
Infatti, in molti casi il russare è il sintomo di una patologia più grave, la sindrome delle apnee ostruttive nel sonno (OSAS), caratterizzata da ripetuti episodi di occlusione delle vie aeree superiori durante il sonno: queste apnee comportano dei risvegli continui, brevi e inconsapevoli, e sono associate a una pericolosa riduzione della concentrazione di ossigeno nel sangue.
L’OSAS (che è ancora poco conosciuta) è una malattia da non sottovalutare: chi ne soffre ha un rischio maggiore di sviluppare patologie cardiovascolari e presenta spesso un’eccessiva sonnolenza diurna, che aumenta il rischio di venire coinvolti in incidenti lavorativi e stradali. Identificando l’OSAS tempestivamente è possibile trovare in breve tempo la giusta terapia e migliorare di gran lunga la qualità della vita.
Come faccio a sapere se soffro di apnee notturne?
L’OSAS spesso non viene individuata e trattata perché non si conosce la patologia né i suoi sintomi. Come fare dunque per capire se si soffre di apnee ostruttive nel sonno?
Il primo passo è il riconoscimento dei sintomi tipici, come russamento, pause respiratorie nel sonno, sonno frammentato, possibili risvegli con sensazione di soffocamento, mal di testa mattutini ed eccessiva sonnolenza diurna.
Un altro modo semplice per capire se si potrebbe soffrire di OSAS è effettuare appositi test di autovalutazione validati da medici specializzati e riconosciuti internazionalmente.
Se i risultati dei test evidenziano un rischio medio-alto di soffrire di OSAS occorrerà contattare il proprio medico o un centro specializzato in medicina del sonno. Qui, in seguito a una visita specialistica e ad eventuali esami specifici, il medico potrà formulare una diagnosi e proporvi la migliore terapia da seguire.
Il Test del Sonno
Il Test del Sonno è stato pensato per sensibilizzare il maggior numero di persone sui disturbi del sonno e per fornire un semplice strumento di prima autovalutazione per eventuali situazioni di rischio.
Si tratta di un semplice questionario di autovalutazione che si compone di due test validati dalla comunità medico-scientifica e attualmente utilizzati a livello internazionale per eseguire uno primo screening per identificare eventuali disturbi del sonno:
Questionario di Epworth (ESS – Epworth Sleepiness Scale)
Questo test di autovalutazione è composto da 8 semplici domande e fornisce una misura del livello generale di sonnolenza diurna di una persona o la propensione ad addormentarsi durante i comuni momenti della vita quotidiana. È stato introdotto nel 1991 dal dottor Murray Johns dell’Epworth Hospital di Melbourne ed è divenuto uno standard mondiale per la valutazione della sonnolenza. Al termine della compilazione del test la persona viene classificata secondo tre livelli di rischio (basso, medio, alto).
- Questionario di Berlino
Si tratta di un test di screening utilizzato per identificare in modo semplice la presenza di situazioni di rischio legate a disturbi respiratori nel sonno. Il questionario è composto da 3 categorie che analizzano diversi elementi relativi al rischio di soffrire di apnee nel sonno. È presente una situazione di rischio se due o più sezioni del questionario risultano positive.
Compilare il Test del Sonno è un modo semplice e veloce per iniziare a prendere conoscenza della qualità del proprio riposo e per mettere in luce eventuali campanelli di allarme.
Se i risultati del Test del Sonno evidenziano un rischio medio-alto di soffrire di OSAS si consiglia di contattare il proprio medico o un centro specializzato in medicina del sonno, per effettuare una vista specialistica e trovare la migliore terapia per la propria situazione.